Architettura contemporanea e sedimentazioni storiche/archeologiche

Tratto da:
Argomenti di Architettura
Architettura e Città
Periferie? Paesaggi urbani in trasformazione
Alessandro Camiz
Architettura contemporanea e sedimentazioni storiche/archeologiche
Relazione sui lavori del Laboratorio A
Di Baio Editore


Coordinatori: Alessandro Camiz, Matteo Agnoletto, Giuseppe Foti, Caterina Parrello, Antonella Radicchi

I lavori del Laboratorio, caratterizzati da un alto livello di collegialità e sempre improntati al confronto dialettico, hanno affrontato alcuni dei temi più indicativi del complesso rapporto tra architettura contemporanea, città storica ed archeologia.
I lavori presentati dai partecipanti al Laboratorio, sia quelli progettuali che quelli dal carattere storico-critico, hanno evidenziato come i contesti storici e archeologici, fatta momentaneamente da parte la distinzione tra archeologia e ‘archeologia industriale’, propongano un’architettura dove prevale il carattere della modificazione. L’intervento
stesso, letto nelle sue fondamentali relazioni di senso e di forma, diventa leggibile soprattutto insieme al contesto di cui è parte inseparabile.

Diversamente da un atteggiamento prevalente che considera soprattutto l’architettura come oggetto, qui appare nettamente una soggettività dell’architettura, non tanto dovuta all’imprescindibile soggettività degli autori, ma piuttosto ad una soggettività del progetto stesso. Quasi che il progetto, disegnato o scritto, assuma una sua identità strettamente collegata al sito, al contesto, al fitto palinsesto della città storica, ovvero al rinvenimento archeologico, diventando il campo fondamentale di apparizione di un’architettura viva.
Tra i progetti presentati al Laboratorio, assumono particolare rilevanza alcuni esempi che qui presentiamo, ciascuno come emblema di una diversa interpretazione del rapporto tra architettura contemporanea e storia, ma tuttavia tutti improntati ad un atteggiamento critico e fortemente innovatore.
Il progetto per La casa della musica a Venezia, di Federica Ciapanna, relatore prof. arch. Cristiano Toraldo di Francia, Università degli Studi di Camerino, Facoltà di Architettura, sede di Ascoli Piceno, compone un edificio dedicato su di un isola nel cuore della laguna veneta. Il continuo rimando ad elementi del contesto, come l’ondeggiante tetto, sperimenta un linguaggio architettonico innovativo.

La replica di alcuni temi tratti dal contesto edilizio in pianta rinuncia alla ricerca di un equivalente riscontro negli alzati, evidenziando l’autonomia linguistica della proposta. L’inserzione di elementi obliqui nel disegno urbano fa da contrappunto alla regolarità dell’isola. Non si riconoscono infatti significative relazioni tra il progetto e le direzioni, gli assi, e i moduli della città storica.
La tesi di laurea di Silvio Pappalettere, Il recupero del Margine, Facoltà di Architettura, Università degli Studi di Firenze, relatore prof. Gianni Pettena, correlatore prof. Vincenzo Bentivegna, esamina analiticamente alcuni tra i più recenti interventi residenziali pubblici nella periferia italiana, considerata nei suoi caratteri contestuali, alla ricerca di esempi di qualità da proporre come modello per la graduale riqualificazione della periferia.

La tesi di laurea di Yuri Costantini e Matteo Duri, Terrapeutica, IUAV, relatore Enrico Fontanari (I.U.A.Venezia), correlatore Thierry Baron (E.A.P. Lille) propone un intervento progettuale, vera e propria modificazione, sull’edificio detto Arco di Nervi. Il progetto diventa anche uno strumento di riqualificazione paesaggistica della strip adriatica, mediante l’inserzione della funzione compatibile di centro sportivo per tutti.
La tesi di laurea di Enrica Silvestri, Il recupero di un ex inceneritore sito alla Boghesiana, relatore prof. Giorgio Muratore, Facoltà di Architettura ‘Valle Giulia’, Università La Sapienza, Roma, interviene anch’essa su di una preesistenza industriale alla ricerca di possibili poetiche visive nella periferia est di Roma. Le grandi funzioni urbane, come un inceneritore, diventano un possibile luogo di socializzazione mediante la inserzione di funzioni come le residenze e le attrezzature per gli studenti.

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